Torta della nonna al contrario
Ingredienti
Per la pasta frolla
- 400 gr di farina
- 200 gr di zucchero
- 200 gr di burro
- 100 gr di cacao amaro in polvere
- 1 uovo e un tuorlo
- mezzo bicchierino di rum
- 1 bicchierino di lievito
Per il ripieno
- 250 gr di mascarpone
- 250 gr di ricotta
- 100 gr di zucchero a velo
- q.b di rum
La torta della nonna è un dolce tipico della tradizione toscana: su una base di pasta frolla si adagia un golosa crema pasticcera e si ricopre poi con deliziosi pinoli tostati. Gusti semplici che insieme danno vita a una delle torte più golose da assaggiare, noi abbiamo voluto stravolgerla e invertire i gusti di crema e pastafrolla…provate e scoprite quale vi piace di più!
Procedimento
Aggiungete un tuorlo e un uovo intero. Incorporate ora la farina con il lievito, il cacao e il rum. Impastate gli ingredienti velocemente, lavorando l’impasto per pochissimo tempo.
Alternativamente potete impastate nella planetaria la farina, lo zucchero, il cacao amaro e il lievito, dopo aggiungete il burro a cubetti piccoli, le uova e il rum. Impastate bene con il gancio fino ad ottenere un composto omogeneo.
Avvolgete con la pellicola e lasciate riposare in frigo per circa un’ora.
In una terrina mescolate il mascarpone con la ricotta, lo zucchero e il rum con un cucchiaio di legno, fino ad ottenere una crema omogenea.
Stendete un po’ più di metà della pasta frolla al cacao e foderateci uno stampo a cerniera di 25 cm di diametro, che avrete precedentemente imburrato e infarinato. Riempite con la crema alla ricotta e mascarpone, dopodiché stendete la restante pasta frolla fino a formare un disco, ricoprite la torta e chiudetela sul bordo pizzicandolo.
Infornate per 35 minuti in forno ventilato già caldo a 175° C. Toglietela dal forno e lasciatela riposare nella teglia per circa 10 minuti prima di togliere il bordo a cerniera. Fate raffreddare completamente e spolverate con zucchero a velo e riccioli di cioccolata.
Dolci letture
Le storie, è noto, non sono mai raccontate due volte nello stesso modo. Partendo da questo presupposto Vecchioni ci regala la sua versione delle più popolari favole e fiabe: Chi era in verità lo sceriffo di Nottingham? Come fa Cappuccetto Rosso a non accorgersi di avere di fronte un lupo? E se lo avesse fatto di proposito? E se in realtà il Principe Azzurro non bramasse le labbra di Biancaneve, ma quelle del suo fidato amico a cui confida che "Io sono soltanto nell'attimo in cui bacio Biancaneve. Quel che è avvenuto dopo nessuno lo sa, per nessuno ha importanza, non fa storia un matrimonio mediocre".
Come in una torta della nonna al contrario, in cui solo la "forma" rimane fedele a come la conosciamo, in "Diario di un gatto con gli stivali" di Roberto Vecchioni niente, proprio niente, è come appare.