Crostata di ricotta e fichi d’India

Ingredienti

Pasta frolla
300 g di farina 00
150 g di zucchero
150 g di burro
1 uovo
1 cucchiaino di lievito da dolci

Per la crema
400 g di ricotta
200 g di zucchero a velo
1 uovo
mezzo bicchiere di liquore Strega

Per la riduzione di fichi d’India
1 kg di fichi d’India ben maturi
200 g di zucchero di canna
1 foglio e mezzo di colla di pesce
il succo di mezzo limone

Preparazione

Mettete sulla spianatoia la farina e lo zucchero e formate una fontana con un buco al centro. Aggiungete l’uovo, il burro ammorbidito a temperatura ambiente e il lievito. Impastate fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti senza, però, lavorare troppo l’impasto. Potete anche impastare in un impastatrice.

Avvolgete l’impasto nella pellicola trasparente e fatela riposare in frigo almeno mezz’ora.
Intanto sbucciate i fichi d’India, tagliateli a pezzetti e passateli con un passaverdura in una casseruola. Mettete sul fuoco con lo zucchero, il succo di limone e la colla di pesce e lasciate ridurre per almeno un’ora a fuoco lento. Fate raffreddare.

Unite la ricotta con l’uovo e lo zucchero a velo e quando sarà ben montata aggiungete il liquore “Strega”.

Stendete la pasta frolla e foderateci uno stampo da crostata di 25 cm, unite la crema di ricotta e cuocete in forno a 180° per 35 minuti. Quando la torta avrà preso colore sfornatela e fatela raffreddare.

Impiattate la crostata e ricopritela con la riduzione di fichi d’India.

Dolci letture

Anche se per i grandi uomini i principi sono più importarti della propria vita, questi restano sempre uomini. Antonio Gramsci lo dimostra nel suo libro L'albero del riccio, una raccolta di favole che ha scritto per i suoi figli dal carcere dove era stato rinchiuso dal regime fascista. Un modo per essere presente nella vita dei suoi figli senza venir meno ai suoi doveri di politico e di uomo di cultura. Sono storie lievi e avventurose insieme che parlano di briganti e di animali che furono mandate sotto forma di lettere ai figli, alla moglie e alla cognata. Un bel libro per l'infanzia di qualche anno fa, capace di raccontare con leggerezza la forza morale di un uomo che la dittatura fascista non è stata in grado di piegare. Una metafora per questo dolce che dimostra che sotto gli aculei dei fichi d'india si possono trovare dolcezze infinite.
Alessia