La brioche al pizzico

Ingredienti

500 g di farina manitoba
25 g di zucchero semolato
50 ml di olio extra vergine di oliva
1 uovo
210 ml di latte
10 g di sale
1 bustina di lievito di birra disidratato

Per il ripieno:
prosciutto cotto
formaggio pecorino
provola
caciocavallo
gorgonzola
acciughe
capperi
pancetta
spinaci cotti
pomodori secchi…
queste sono delle indicazioni, potrete usare quello che vi suggerisce la fantasia

Per spennellare:
1 uovo
latte
semi di papavero

Preparazione

In una ciotola o nella planetaria mettete la farina setacciata e aggiungete il lievito, il sale e lo zucchero. Mescolate bene tutto il secco, poi aggiungete il latte tiepido e cominciate a mescolare con il gancio y della planetaria o con una forchetta. Unite anche l’uovo e l’olio. Impastate bene per circa 5/6 minuti fino ad ottenere un impasto morbido e omogeneo e ponetelo in una ciotola coperta con della stoffa umida a farlo lievitare per circa 2 ore. Una volta raddoppiato il suo volume, preparate il ripieno facendo a pezzettini il formaggio e gli ingredienti che avrete scelto (qui ci sono delle indicazioni, ma potrete usare quel che più vi piace) e metteteli in ciotoline separate. Dividete l’impasto in 30 pezzetti circa, stendeteli con il mattarello e farciteli con gli ingredienti scelti. Io ho abbinato vari formaggi con il prosciutto cotto, acciughe e capperi tritati, pancetta e parmigiano, ecc… Una volta farciti i dischi di impasto, richiudeteli accuratamente dando la forma di una pallina e cominciate a disporli in una teglia da 28 cm di diametro con la cerniera e ricoperta di carta forno anche sul lato (ritagliate una striscia di carta forno e fissatela al cerchio con del burro). Disponete le palline con la chiusura rivolta verso il basso e posizionatele dall’interno verso l’esterno facendo dei cerchi concentrici fino a riempire tutto lo stampo. Sbattete un uovo con un po’ di latte e spennellate la superficie spargendoci poi dei semi di papavero. Mettete in forno statico a 50° per aiutare la seconda lievitazione per circa 50 minuti dopodiche alzate il forno a 160° ventilato per 30 minuti. Servite tiepido.

Dolci letture

Il Danubio salato o, come più comunemente è chiamato a Napoli, la Brioche al pizzico, trova probabilmente la propria origine nella contaminazione della cucina partenopea con quella austriaca grazie al matrimonio di Ferdinando I di Napoli con Maria Carolina di Asburgo-Lorena, figlia dell'imperatrice Maria Teresa. Le palline con sorpresa di questo piatto divertente e insolito ricordano da vicino i 36 “quadri di vita napoletana” che compongono L'Oro di Napoli di Giuseppe Marotta da cui è stato tratto anche il celeberrimo film di Vittorio de Sica. Ambientato nella Napoli d'inizio '900 i racconti si svolgono e si snodano nei vicoli dei "bassi", i quartieri più umili, spesso ignorati anche dal sole e ci raccontano di una comunità varia e ingegnosa, viva e vitale che sa trovare il riscatto anche nelle situazioni più ingarbugliate con la sfrontatezza e la simpatia che da sempre caratterizzano gli abitanti di questa città. Nei 36 racconti troviamo una varietà unica di personaggi, ognuno con la propria filosofia di vita e con la propria profondità, dallo iettatore al ciabattino, dal nobile decaduto al mendicante e al sacerdote...e ognuno di loro è una piacevole sorpresa, proprio come il contenuto delle palline della nostra brioche.
Alessia