Tozzetti al vino

Lucy, in vacanza in Italia, a Firenze, viene travolta dalla bellezza e dalla vitalità del paese, così in contrasto con la pacatezza della "sua" Inghilterra. Qui inizia a vedere tutto con occhi nuovi e si fa travolgere dall'esuberanza di George, che sconvolgerà ogni fibra del suo essere e darà una svolta alla sua vita.
Questa in breve la trama, ma la verità è che dietro c'è tutto un mondo di simbolismi che portano a riflettere sulla necessità del cambiamento, la rivoluzione dei costumi, la sessualità repressa, simbolo di un'epoca Vittoriana dalle cui regole derivavano comportamenti spesso falsi e ipocriti. In contrapposizione la descrizione di un'Italia magica e schietta, vista come uno specchio in cui ognuno può scorgere la propria reale immagine... una scoperta che può essere sconcertante quanto inaspettata, tutto sta nell'accettarla.
Schiettezza e semplicità e un po' di lussuria che si ritrova in questi biscottini, quasi contadini, che come ingrediente principe hanno il vino... e nel vinsanto vanno bagnati, dolce nettare che allenta i freni e aiuta a lasciarsi andare. E forse proprio il connubio di "tozzetti" e vinsanto è l'artefice di quel bacio, il primo, bellissimo, che George ruba a Lucy sulle colline di Fiesole. Bacio in cui si percepisce la passione che brucia sotto la cenere e la carica vitale così a lungo repressa che rischia di esplodere.
Abituata al perbenismo inglese e influenzata dall'educazione puritana che le è stata impartita, per Lucy non sarà facile, eppure, non potrà fare altro che arrendersi all'evidenza: ormai è cambiata e non potrà più tornare a essere come prima. Sublime anche la trasposizione cinematografica di James Ivory.