Crema di carote viola e peperoni

2 carote viola
2 peperoni
1 pomodoro
1 scalogno
brodo vegetale
origano
sale
pepe
olio extra vergine d’oliva
peperoncino

Lavate e sbucciate bene le carote viola con un paio di guanti usa e getta e tagliatele a pezzetti, lavate e pulite i peperoni e sminuzzateli.  Pulite uno scalogno e fatelo soffriggere con un po’ d’olio. Aggiungete le verdure e acqua a filo. Portate a ebollizione e aggiungete un pomodoro sbucciato mescolando di tanto in tanto. Fate cuocere per circa mezz’ora e allungate con il brodo vegetale. Aggiustate di sale, pepe, aggiungete un po’ di peperoncino, un pizzico di pepe e un po’ d’origano che dà profumo. Frullate bene con un mixer a immersione e servite tiepido. Ottimo per antipasti e crostini sfiziosi.

Dolci letture

Essere brutta, essere povera, essere negra, essere donna: che disgrazia! Questo romanzo, premio Pulitzer nel 1983 e trasformato in film da Steven Spielberg nel 1985, protagonista una straordinaria Whoopie Goldberg, narra le drammatiche vicende di Celie, che vive nel sud degli Stati Uniti agli inizi del ‘900. Vittima di abusi familiari e madre a soli quattordici anni di due gemelli, che le vengono brutalmente strappati, è costretta a sposare un uomo aggressivo e manesco e a trascorrere la propria vita in un clima di soprusi e di violenze, privata di ogni forma di affetto, anche quello dell’adorata sorella Nettie. Sorella con cui comunque l’amore crea un legame indissolubile, che va al di là della lontananza e della mancanza di contatti che si protrae per anni, causata dalla bruta cattiveria del marito di Celie, che nasconde tutte le lettere che Nettie scrive alla sorella. Sarà egli stesso, però, in un barlume di pentimento, a favorire il ricongiungimento di Celie con Nettie e con i due figli che le erano stati strappati quando lei stessa era poco più di una bambina. Un libro intenso e drammatico che contrappone la cecità della violenza e della cattiveria alla forza dell’amore, dei sentimenti, della voglia di vivere. “Vuoi dire che Dio è vanitoso? No, non è vanitoso, vuole godersi le cose belle con noi. Io credo che Dio si arrabbi se tu, di fronte al colore viola di un campo di fiori, neanche te ne accorgi”. La vita deve essere vissuta, amando e sopportando anche chi ci fa soffrire, altrimenti non si vivrà mai appieno.
Cristina