Marmellata di arance e cannella

1 kg di arance, possibilmente bio
450 g di zucchero
cannella

Lavate bene le arance, e con uno spelucchino tagliate solo la parte colorata della buccia di due arance facendo attenzione a non prendere anche il bianco che è amaro e fate delle listarelle piccole. Andranno a cuocere insieme alla marmellata. Sbucciate quindi tutte le arance togliendo bene il bianco e fatele a tocchetti piccoli. Mettetele in una casseruola con lo zucchero e le bucce di arancia. Fate cuocere per circa 1 ora e 40 a fuoco lento girando spesso con un mestolo di legno e controllando che non faccia schiuma. A metà cottura aggiungete la cannella nella quantità desiderata. Dopo un’ora dall’inizio del bollore controllate che la marmellata non si asciughi troppo e aggiungere mano mano un po’ d’acqua calda in piccole quantità. A fine cottura frullate con un mixer a immersione dando alla marmellata la consistenza desiderata.
Invasate come d’abitudine.

La cannella o cinnamomo (Cinnamomum zeylanicum) è un albero sempreverde originario dello Sri Lanka dal quale si ricava l’omonima spezia diffusa in Europa quanto in Asia.
La cannella è un antisettico naturale in grado di combattere ed eliminare funghi, virus e batteri; per questo motivo negli ultimi anni si trovano in commercio dentifrici, colluttori e prodotti del genere a base di questa preziosa spezia.
Secondo recenti studi, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of American College of Nutrition, è stato dimostrato come la cannella aiuti a regolare la percentuale di zuccheri nel sangue venendo così in aiuto a diabetici ed iperglicemici. Non solo, questa spezia, oltre a favorire il processo digestivo, rappresenta un ottimo strumento di prevenzione dei confronti della fermentazione addominale.

Ho cucinato ascoltando Feels like home di Nora Jones

Dolci letture

"Nell'estate del 1995 trovai, tra vecchie carte di casa, un decreto ministeriale per la concessione di una linea telefonica privata. Il documento presupponeva una così fitta rete di più o meno deliranti adempimenti burocratico-amministrativi da farmi venir subito voglia di scriverci sopra una storia di fantasia. La concessione risale al 1892... Così Andrea Camilleri ci presenta uno dei suoi romanzi più riusciti, "La concessione del telefono" una storia esilarante, tragicomica, in cui la burocrazia e la vita comune si intrecciano su piani paralleli come i livelli che costituiscono il romanzo, da una parte le lettere, le cose scritte in un italiano formale, e dall'altra i dialoghi, le cose dette in un siciliano stretto, pieno di modi di dire. Una commedia degli equivoci in cui i protagonisti sono marionette nelle mani di Don Lollò, un signorotto della provincia più potente dello Stato, un esponente della mafia, di cui si parla solo marginalmente ma che occupa con tutta la sua ingombrante omertà tutto il romanzo.
Alessia