Muffin ai mirtilli e ginger

Il gingerzenzero è una spezia, con aroma gradevole, caldo e pungente, che soltanto negli ultimi anni ha iniziato ad affacciarsi nella cucina occidentale.
Si presenta come un “tubero” di forma decisamente irregolare, più o meno allungato e bitorzoluto con colore variabile dal marroncino al giallo pallido. Ad essa sono attribuite numerose proprietà curative, che ne indicano l’utilizzo come portentoso soprattutto in caso di raffreddore, tosse o mal di gola.
Lo zenzero inoltre migliora la digestione delle proteine e dei carboidrati, placa il senso di nausea e favorisce la scomparsa di dolori muscolari e articolari.

Ingredienti

75 g di burro
75 g di zucchero di canna
2 uova medie, sbattute
125 g di mirtilli
3 cm di radice di ginger (o zenzero) , tritata finemente
1 scorza limone grattugiata finemente
4 cucchiai di latte parzialmente scremato
125 ml di yogurt naturale
175 g di farina autolievitante
1 cucchiaio di zenzero in polvere

Preparazione

Scaldate il forno a 180° C e rivestite con dei pirottini di carta una teglia da muffin da 12.
Sbattete il burro e lo zucchero in una ciotola fino a farli diventare chiari e spumosi. Aggiungete a poco a poco le uova sbattute, il ginger grattugiato  e la scorza di limone.

Mescolate il latte nello yogurt e la farina con lo zenzero in polvere. A questo punto aggiungete al composto di burro e uova un po’ di miscela di latte alternandola alla miscela di farina e zenzero. Ripetete fino a quando tutti gli ingredienti sono esauriti, facendo attenzione a non impastare eccessivamente.

Dividete il composto nei pirottini aiutandovi con un dosatore da gelato.

Cuocere in forno per 25 minuti fino alla doratura. Servite caldi.

Dolci letture

Siamo a Burlington nel Vermont. Ginny e William sono una coppia che ormai ha saltato il fosso: hanno cresciuto, accudito, sistemato, fatto studiare, curato e consolato tre figli e adesso si ritrovano da soli nella loro grande casa con i piccoli piaceri quotidiani con cui possono ancora arricchire la loro vita. Eppure si ritrovano una mattina a guardare la tovaglia della colazione: macchie di caffè, di marmellata e di yogurt, uova fritte e sbocconcellate, briciole di pane dappertutto, giocattoli per terra e per sottofondo il pianto di un bambino. Ebbene si, sono tornati, sono tornati tutti quanti con gli annessi e i connessi: Lillian si è presentata per prima, in fuga da un marito fedifrago, con al seguito la sua bambina di tre anni e il neonato Philip, poi è stato il turno di Stephen, accompagnato dalla moglie con una gravidanza a rischio, e infine Rachel, la figlia minore, che ha perso il lavoro e non può più permettersi di vivere da sola. Dovevano fermarsi solo pochi giorni ma sono diventati ospiti a tempo indeterminato. William e Ginny devono imparare a conoscere di nuovo i figli e i loro problemi, ormai molto più complessi di quando erano piccoli. Mirtilli a colazione di Meg Mithchell Moore ci presenta in modo fresco e vivace quello che è la vita familiare, un lavoro a tempo pieno che comporta l’assunzione di molte e grandi responsabilità e che ci offre anche una magnifica opportunità: quella di trovare nei nostri legami affettivi una fonte di appagamento e di pura e semplice gioia.
Alessia