Semifreddo al pistacchio e cioccolato fondente

Ingredienti

200 g di pistacchi salati e tostati sgusciati
170 g di zucchero
4 uova
500 ml di panna liquida
50 g di cioccolato fondente
riccioli di cioccolato fondente

Preparazione

Tritate molto finemente i pistacchi. Sbattete i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e incorporate i pistacchi tritati. Montate gli albumi a neve ferma e incorporate anche questi con un movimento dal basso verso l’alto. Montate la panna e incorporatela al composto sempre con movimenti dal basso verso l’alto. Mettete della pellicola trasparente in uno stampo da plumcake o in delle ciotole monoporzione. Tagliate a coltello un po’ grossolanamente il cioccolato fondente e mettetelo sul fondo dello stampo. Versate il composto, ricoprite con la pellicola e mettete in freezer per 12 ore. Sformate in un piatto da portata e decorate con i riccioli di cioccolato fondente.

Dolci letture

"Scantu la ‘nsurdiu e scanto l’avi a sanare" così Marianna aveva trovato scritto in una lettera del signor padre alla signora madre. Marianna però non ricordava niente, non ricordava del motivo per cui a un certo punto era diventata "mutola". Il signor padre, di cui Marianna era profondamente innamorata, era convinto che uno spavento l'avrebbe fatta parlare di nuovo per cui la portava alle esecuzioni e le faceva vedere tutto quello che l'avrebbe potuta spaventare, ma niente, la bocca di Marianna restava chiusa. Marianna Ucrìa, figlia di una nobile famiglia siciliana del '700, riesce però a sublimare la sua menomazione e riempie il suo silenzio di pensieri, pensieri che ruba dalla mente degli altri, dove riesce a penetrare senza sforzo, pensieri che costruisce con acutezza e intelligenza, un'intelligenza sollecitata dalla lettura e dalle riflessioni favorite dal silenzio che la circonda. Marianna riesce a fare tutto questo senza sottrarsi al suo destino di femmina che la vede ubbidiente sposa di un vecchio zio, proprio colui che aveva causato la sua menomazione violentandola a 5 anni e a cui darà comunque ben 8 figli. Marianna Ucrìa di Dacia Maraini, è una donna capace di usare la penna in un momento storico in cui le donne sono quasi tutte analfabete, una femminista senza coscienza di esserlo, che prende in mano le redini delle sue proprietà quando, vedova e cosciente di due fratelli che non sanno risolversi, si determina a gestire le proprietà e a capire come va il mondo. L'unica cosa che fugge e che non capisce è l'amore, perchè dell'amore non ha vissuto niente. Riesce a trovarlo fra le braccia di un servo, con cui condivide per la prima volta dolcezze e complicità e da cui fugge per tornare a essere solo Marianna Ucrìa.
Alessia