Zuppa inglese

Ingredienti

Per la crema pasticcera
50 g farina
500 ml di latte
6 tuorli d’uovo
150 g di zucchero
1 baccello di vaniglia

Per la crema al cioccolato
250 ml panna liquida
250 ml di latte
50 g di farina
100 g di cioccolato 70%
6 tuorli d’uovo
150 g di zucchero

1 confezione di savoiardi
alchermes diluito con acqua

Preparazione

Per la crema pasticcera al cioccolato
Portate ad ebollizione 250 ml di panna liquida e 250 ml di latte. Mescolate a parte, con delle fruste elettriche, 6 tuorli con 150 g di zucchero, 50 g di farina e 100 g di cioccolato al 70% ridotto in scaglie. Unite il composto al latte e panna e rimettete sul fuoco a fiamma moderata fino al raggiungimento di una giusta consistenza, avendo l’accortezza di mescolare lentamente e continuamente.

Preparazione crema pasticcera
Preparate la crema pasticcera. Mettete sul fuoco una casseruola con il latte, quindi prendete il baccello di vaniglia, apritelo in due ed aggiungete i semi e il baccello vuoto al latte. Portate a leggera ebollizione, quindi togliete la casseruola dal fuoco e lasciate in infusione la vaniglia nel latte per 10 minuti circa. In una terrina a parte lavorate i tuorli con lo zucchero e la farina (che precedentemente avrete unito) con uno sbattitore elettrico finché otterrete una crema spumosa e biancastra. Continuando a sbattere unite a filo il latte tiepido filtrato dalla vaniglia. Rimettete il composto ottenuto nella casseruola e portate ad ebollizione girando costantemente, per evitare che si attacchi, fino a che non otterrete la consistenza desiderata.

Fate raffreddare le due creme, prendere una tortiera con cerniera e rivestite il bordo e il fondo con dei savoiardi bagnati nell’alchemers, mettete uno strato alto (circa 2 – 3 cm) di crema al cioccolato, fate un altro strato di savoiardi imbevuti, e uno strato, sempre di 2-3 cm, di crema.
Lasciate riposare in frigo per un paio d’ore.

Dolci letture

A dispetto del nome, questo dolce antico di secoli nasce nell’Ottocento nelle cucine della zona Bologna, Ferrara, Parma. Sembra che comunque la sua denominazione tradisca la derivazione dalla ricca e creativa cucina inglese del periodo elisabettiano. E’ un dolce che è entrato nel cuore di tutti, quasi un concetto, un ritorno alle origini, un ritorno a casa. Anche “Il giardino dei Finzi Contini” di Giorgio Bassani è uno dei romanzi entrati nel cuore delle persone grazie anche a una delicata trasposizione cinematografica di Vittorio De Sica. E’ una storia semplice, di ragazzi semplici che si avviano alla vita in un contesto storico più grande di loro. Anche la storia è semplice, è quella di una famiglia aristocratica ed ebrea, dei loro figli, Micol e Alberto e dei loro giovani amici al tempo delle leggi razziali in una Ferrara rarefatta e bellissima di cui viene descritta principalmente la parte ebraica. E’ un romanzo delicato, che si svolge sul filo del ricordo, senza grandi colpi di scena e impregnato di una profonda malinconia per il destino dei personaggi che è noto fin dall’inizio del romanzo.
Alessia