Torta Pasqualina

Ingredienti

2 dischi di pasta sfoglia
500 g di ricotta di mucca
300 g di bietola lessata
100 g di formaggio grattugiato (pecorino o parmigiano)
5 uova
cale q.b.
maggiorana e noce moscata per aromatizzare

Preparazione

Preriscaldate il forno a 175° gradi.
Mettete in una ciotola capiente la ricotta, la bietola e il pecorino o il parmigiano grattugiato e aromatizzare con sale e spezie. Mescolare bene fino a far amalgamare tutti gli ingredienti insieme. Disponete in una tortiera da 25 cm la pasta sfoglia, riempitela con il composto e fate 5 buchi nel ripieno in modo da creare posto per le uova.
Rompete un uovo in ogni buco che avete creato nel ripieno e ricoprite con l’altro disco di pasta sfoglia. Spennellate con l’uovo e cuocete in forno per 30 minuti circa.

Dolci letture

Pasqua, dall'ebraico Pesach vuol dire passare oltre, rinascere. Questa torta salata ricorda indubbiamente la famiglia, i pic nic all'aria aperta, la sensazione dei primi caldi e del sole ancora tiepido sulla pelle dopo un'invernata di maglioni di lana. "Se ti abbraccio non aver paura" di Fulvio Ervas è la storia di una famiglia, di un viaggio, di un passaggio. Franco, il papà di Andrea, racconta così l'incontro con la malattia di suo figlio: "Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima. Quindici anni fa stavo tranquillo sul treno della vita, comodo, con i miei cari, le cose che conoscevo. Al'improvviso Andrea mi scuote, mi rovescia le tasche, cambia le serrature delle porte. Tutto si confonde. Sono bastate poche parole "Suo figlio probabilmente è autistico". Per un anno Franco ha raccontato a Fulvio Ervas della sua avventura con Andrea, un viaggio on the road su una moto Harley Davidson per le strade degli Stati Uniti, Messico e America Latina. Un viaggio da soli, senza prenotazioni, senza certezze, solo lui e il figlio diciottenne che abbraccia tutti, perchè è così che Andrea entra in contatto con le persone, con gli abbracci. Franco e sua moglie, la mamma di Andrea, si erano anche inventati delle magliette anni prima, in cui avevano scritto "se ti abbraccio non aver paura", un modo per non spaventare chi veniva prescelto dalle attenzioni del figlio e che è diventato il titolo del libro. Un libro commovente, pieno di speranza e di realismo che ti porta nel mondo dell'autismo attraverso le parole senza filtri di Andrea che comunica attraverso un computer.
Alessia