Minischiacciate di Pasqua allo zafferano

Ingredienti

4oo g di farina oo (+ 75 g per la biga)
250 g di zucchero semolato
250 g di farina manitoba
125 g di burro
70 ml di latte
25 g di olio extra vergine di oliva
4 uova
43 g di lievito di birra
20 g di anici
la scorza grattugiata di un arancio
3 g di sale
2 bicchierini di sambuca
pistilli di zafferano

Preparazione

Preparate la biga mescolando il lievito di birra al latte tiepido e a 75 g di farina oo. Lavoratelo con l’impastatrice e lasciatelo lievitare finché non forma tante bollicine o comunque raddoppia di volume. Per favorire la lievitazione coprite il contenitore della biga con un panno e tenetelo al caldo in una madia o in un mobile chiuso utilizzando una pentola di acqua calda per infondere il calore necessario. I tempi di lievitazione variano con la temperatura e l’umidità dell’aria, ma di solito per quest’operazione occorre circa un’ora.

Una volta lievitata la biga unite la metà degli ingredienti e lavorate con la planetaria fino ad ottenere un composto morbido, setoso e omogeneo. Lavorate per una decina di minuti aggiungendo gli ingredienti un po’ per volta, con la farina setacciata due volte. Mettete il composto in un contenitore spennellato di olio e fate lievitare, coperto con un panno, per molto tempo o nella madia con la pentola dell’acqua calda, o nel forno al minimo (30°) o nel letto con lo scaldasonno acceso. I tempi di lievitazione dipendono sempre dalla temperatura e dall’umidità dell’aria. A me ci sono volute ben 6 ore perchè raddoppiasse il volume raggiungesse una consistenza tremolante. Mettete gli anici a bagno nel liquore.

Una volta raggiunta la lievitazione lavorate con la planetaria il resto degli ingredienti (tenendo da parte un albume), lo zafferano e gli anici e aggiungete l’impasto lievitato. Lavorate bene e dividete l’impasto in palline di circa 100 g che deporrete in pirottini grandi. Mettete in forno a 30/40° e fate lievitare dalle 6 alle 8 ore o finchè il composto non sarà ben alto. Spennellate la superficie delle minischiacciate con l’albume di un uovo. Mettete un contenitore con dell’acqua sul fondo del forno e cuocete per circa 30/35 minuti a 180°. Qualora il sopra delle minischiacciate tendesse a scurirsi troppo metteteci sopra un foglio di carta forno. Riponete in un sacchetto di nylon.

Dolci letture

Solo un grande amore può aspettare, resistere a ogni tipo di sopruso e continuare a sperare... e ci vuole un grande amore per aspettare i tempi di lievitazione di questo dolce, povero ma irrestistibile, dai profumi e dal sapore inconfondibile che è presagio e premessa di una nuova stagione che comincia, appunto, con la Pasqua. I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni incarna tutto questo, l'attesa, l'amore, la speranza, il gran senso religioso dei personaggi, il mondo contadino...una storia che sarebbe potuta succedere dovunque nell'Italia non ancora formata del '600, sulle rive del lago di Como, testimoni reali della storia di Renzo e Lucia, come nelle povere campagne toscane che hanno visto la nascita della nostra schiacciata di Pasqua. E a far compagnia ai nostri fidanzati una serie di personaggi che intrecciano le loro storie a quella povera di Renzo e Lucia, dalla monaca di Monza a Don Rodrigo, dall'Innominato a Fra' Cristoforo, da Don Abbondio all'Azzeccagarbugli, così ben delineati che alcuni di essi sono diventati degli stereotipi umani, usati ancora oggi nel linguaggio comune. Un romanzo bellissimo che dovrebbe uscire dalle noiose aule scolastiche ed essere assaporato con rinnovato gusto.
Alessia