Paste di meliga

Ingredienti

125 g di farina di mais fioretto
250 g di burro
250 g di farina oo
1 uovo e 1 tuorlo
130 g di zucchero semolato
la scorza grattugiata di 1 limone
1 pizzico di sale
1/2 fialetta di aroma alla vaniglia

Preparazione

Mescolate le farine e lo zucchero, aggiungete l’aroma alla vaniglia, il pizzico di sale e il burro ammorbidito a tocchetti. Cominciate ad impastare con delle fruste elettriche o una planetaria. Aggiungete la scorza grattugiata del limone, l’uovo e il tuorlo e montate bene per alcuni minuti. Dovrete ottenere un impasto cremoso, morbido e omogeneo. Trasferite l’impasto in una sac a poche con una bocchetta liscia o rigata e fate delle ciambelline distanziate fra loro sulla placca del forno ricoperta di carta forno. Cuocete in forno statico a 180° per 10 minuti o finchè non raggiungono un bel colore dorato. Fate raffreddare. Si conservano in una biscottiera chiusa per 5/6 giorni.

Dolci letture

Questi semplici biscottini, di cui era ghiotto anche Cavour, prendono il nome dalla farina di mais fioretto, meliga o melia, appunto, in dialetto piemontese, dove trovano la loro origine. E in Piemonte Edmondo De Amicis trova l'ambientazione ideale per il suo libro più famoso, "Cuore" che ha accompagnato la formazione di generazioni di ragazzi dalla fine dell'800 a oggi. Il romanzo racconta un anno di storia di Enrico Bottini, un alunno di una scuola elementare torinese, della sua vita in famiglia e dei suoi compagni di scuola. La storia è intervallata dai Racconti Mensili che il maestro Perboni leggeva ai ragazzi, storie di ragazzi che insegnavano le virtù civili, l'amore per la famiglia e per la patria, l'eroismo, l'obbedienza e la carità. E' la descrizione di un mondo che non c'è più e, talvolta, di sentimenti dimenticati, ma è affascinante ancora oggi riscoprire le storie dei ragazzi di allora, da Garrone, il gigante buono, al muratorino, famoso per il muso di lepre, da Derossi, il più bravo, a Franti, il ragazzo cattivo, da Precossi, dal padre alcolizzato che si disintossica per il figlio che ha vinto un premio scolastico, a Votini, superbo ma buono.
Alessia