Mini cheesecake con gelatina di fragole

Ingredienti

150 g di biscotti digestive
60 g di burro
250 g di ricotta
250 g di Philadelphia
200 g di panna fresca
3 cucchiai di zucchero a velo
9 g di colla di pesce
1/2 fialetta di aroma alla vaniglia

Per la gelatina di fragole:
200 g di fragole
60 g di zucchero
6 g di colla di pesce

Preparazione

Frullate i biscotti finemente e mescolateli al burro fuso. Mettete dei pirottini in uno stampo da muffin e riempiteli con uno strato di biscotti pressandoli bene sul fondo del pirottino con il dorso del cucchiaino. Fate raffreddare in frigo per mezz’ora. Mettete la colla di pesce ad ammorbidire in un contenitore con dell’acqua fredda per circa 10 minuti. Amalgamate la ricotta e il Philadelphia con lo zucchero a velo e montate 150 g di panna fresca con, eventualmente, un po’ di zucchero a velo. Incorporate la panna montata agli altri formaggi con un movimento dal basso verso l’alto per non farla smontare e aggiungete mezza fiala di aroma alla vaniglia. Mettete a scaldare i restanti 50 g di panna e, appena è poco più che tiepida, fateci sciogliere la colla di pesce strizzata. Amalgamate al composto dei formaggi e riempite i pirottini per 3/4 della loro capacità con una sac a poche o un cucchiaio livellando bene. Rimettete in frigo per almeno due ore. Lavate e mondate le fragole e fatele a pezzettini. Mettete la colla di pesce in un contenitore con dell’acqua fredda per farla ammorbidire. Mettete le fragole spezzettate con lo zucchero sul fuoco e fatele ammorbidire qualche minuto. Passateci il mixer a immersione, aggiungete la colla di pesce strizzata e mescolate bene finchè non è sciolta. Fate raffreddare qualche minuto e, con un cucchiaio, ricoprite la superficie delle mini cheesecake. Rimettete in frigo per almeno un’altra ora. Servite i dolcetti togliendoli dai pirottini con estrema delicatezza.

Dolci letture

A sedici anni tutto è freschezza, la pelle, i pensieri, i capelli, il profumo e tutto è scoperta, gli amici, l'amore, il sapere, la scuola. A sedici anni si ha il mondo in mano, il ventaglio delle possibilità e delle strade tutte aperte. E Leo ha tutto questo: ha un motorino con cui accelerare i tempi, un'amica a cui aprire il cuore, il calcetto in cui sfogare le energie in eccesso, una famiglia presente, una scuola che affronta con cinismo e il Sognatore, il giovane supplente di filosofia che stimola e sprona Leo ad affrontare la vita cercando il proprio sogno. Leo è un ragazzo come gli altri, ha solo la particolarità di sentire i colori: per esempio ha una profonda repulsione per il bianco che per lui rappresenta l'assenza e la privazione e un'attrazione fatale per il rosso che lui associa alla passione, all'amore, al sangue e ai capelli di Beatrice di cui s'innamora. Dopo aver fatto di tutto per conoscerla, Leo si rende però conto che il bianco lo ha beffato ancora. Beatrice infatti è ammalata di leucemia, detta anche sangue bianco, perchè i globuli bianchi prendono il sopravvento su quelli rossi. Inizia così per Leo un processo doloroso di crescita che lo porta a scavare dentro di sè e lo costringe a salire faticosamente uno dei tanti scalini che conducono all'età adulta. "Bianca come il latte, rossa come il sangue" di Alessandro D'Avenia parla di un'età difficile, l'adolescenza, e, grazie al tono colloquiale e a concetti espressi riesce a commuovere e a coinvolgere le persone di tutte le età.
Alessia