Ile flottante

Ingredienti

per la crème anglaise

  • 500 ml di latte fresco
  • 1 stecca di vaniglia
  • 60 gr di zucchero semolato
  • 4 tuorli d’uovo

per le quenelles

  • 4 albumi
  • 125 gr di zucchero a velo
  • q.b di caramello per guarnire
Ile flottante (tradotto in italiano “isola galleggiante”) è un dessert della cucina francese diffusa in tutto il territorio francese. Sebbene sia ignota l’origine precisa della ricetta è comunemente reperibile in molti bistrò, dove è chiamata anche œufs à la neige (uova alla neve). Viene consumata sia come dolce dopo un pasto, che da sola come colazione o merenda.Il nome è romantico la consistenza suntuosa, il risultato da urlo! Questo dolce è un dessert ad alto tasso di soddisfazione. Molto più semplice di quanto può sembrare, l’île flottante vi farà fare un figurone con il suo sapore rassicurante e la sua consistenza inaspettata.

Preparazione

Per preparare Ile flottante incidete la stecca di vaniglia nel senso della lunghezza. Con la punta di un coltellino affilato raschiate via i semi all’interno.

In un pentolino mettete il latte e i semi di vaniglia con il baccello, mescolate e mettete sul fuoco dolcissimo. Fate attenzione il latte non deve assolutamente bollire. Appena il latte sarà caldo spegnete e tenete da parte coprendolo con la stagnola per far infondere la vaniglia.

In una ciotola capiente montate i tuorli con lo zucchero finché non si saranno schiariti, quindi unite il latte poco per volta filtrandolo con un colino. Mescolate con cura con un cucchiaio e quando il composto sarà omogeneo rimettete sul fuoco, sempre dolcissimo. Mescolate continuamente la crema (che non deve mai arrivare ad ebollizione, mi raccomando!). Appena inizierà ad addensare spegnete e tenete da parte.

Intanto montate gli albumi e, quando iniziano leggermente a gonfiare, unite lo zucchero a velo (setacciato) e continuate a montare a neve fermissima. Versate l’acqua in una casseruola capiente e mettete sul fuoco: quando l’acqua inizia a fremere è il momento giusto per cuocere le quenelles.

Con un cucchiaio prelevate una porzione di albume montato e con l’aiuto di un secondo cucchiaio cercate di modellarla senza appiattirla eccessivamente. Adagiatela nell’acqua bollente e fate cuocere per circa un minuto, quindi con l’aiuto dei cucchiai voltatela e fate cuocere ancora un minuto.

Con l’aiuto di una schiumarola prelevate la vostra quenelle e fatela asciugare su carta assorbente. Procedete così finché avrete terminato l’albume.

Adesso che tutte le parti sono pronte è il momento di comporre il dolce.

Sul fondo delle coppette o di un piatto mettete qualche cucchiaio di crème anglaise quindi adagiateci sopra la meringa cotta che galleggerà come un’isola.

Completate la guarnizione con del caramello.

Potete in alternativa guarnire con granella di mandorle o di nocciole, scorzette di arancia candite o anche, perché no, cioccolato fuso.

Dolci letture

Questo tradizionale dolce della cucina francesce contiene il suo destino nel nome "Ile flottante"... una dolce isola che galleggia su un lago di crema, quella dolcezza che non ha conosciuto Edmond Dantès nel Castello d'If, una terribile prigione su una roccia in mezzo al mare. Edmond Dantès, il protagonista de "Il conte di Montecristo" di Alexandre Dumas è vittima infatti di gelosie e invidie talmente ostinate da portarlo ingiustamente nella prigione più terribile di Francia, un castello arroccato su una roccia in mezzo al mare. Con una rocambolesca evasione Edmond Dantès riuscirà a scappare e a vendicarsi di tutti i suoi nemici, in modo giusto ma spietato e, adottando identità fittizie e contando su una considerevole somma di denaro trovata sull'Isola di Montecristo riuscirà addirittura a ritrovare l'amore, mai perduto, della bella Mercedes, ormai sposata a un suo nemico. Il monumentale e avvincente romanzo è intriso di giustizia, vendetta, perdono e misericordia e ha un finale a sorpresa. Il granitico Edmond, una volta pareggiati tutti i conti lasciati in sospeso, prenderà altre strade e si lascerà alle spalle tutto il dolore...perchè niente abbia a guastare la dolcezza dei giorni futuri.
Alessia