Marmellata di cedro e zafferano

Ingredienti

3 grossi cedri (circa 1 kg)
700 g di zucchero per chilo di frutta
15/20 pistilli di zafferano

Preparazione

Bucherellate la buccia del cedro infilando uno stuzzicadenti su cui avrete fatto un segno a 1 cm e 1/2 per circa una ventina di volte. Fate questa operazione delicatamente, in modo da non penetrare nel frutto ma da rimanere nella parte bianca. Lasciate a macerare nell’acqua per 3 giorni cambiando l’acqua due/tre volte al giorno. Il terzo giorno prendete due cedri, tagliate con un coltello la parte superiore del frutto, quello attaccato al picciolo per intendersi e buttatelo. Tagliate i cedri a fette sottili senza togliere nient’altro, dopidichè prendete l’ultimo cedro, tagliate la buccia senza farci rimanere l’albedo (il bianco) e fatela a striscioline sottili, togliete il bianco restante e tagliate il frutto a fettine sottili. Pesate la frutta, calcolate lo zucchero, aggiungetelo e mettete in una casseruola tappata con un coperchio a macerare in frigo per circa 12 ore. Procedete con la cottura avviando la marmellata a fuoco vivace portando ad ebollizione dopodichè abbassate la fiamma. Aggiungete circa 400 ml d’acqua calda e continuate con la cottura per circa un’ora, un’ora e un quarto mescolando di tanto in tanto. Aggiungete i pistilli di zafferano 10 minuti prima che finisca la cottura e mescolate bene. Fate la prova piattino per vedere se la marmellata è gelificata (prendete un piattino da caffè, mettetelo nel congelatore a raffreddare, adagiateci un cucchiaino di marmellata e capovolgetelo; se non scivola la marmellata è pronta) e invasate come d’abitudine. Se vi sembra che ci siano rimasti dei pezzi grossi, pochi minuti prima di spengere il fuoco passateci il frullatore ad immersione con una certa circospezione, altrimenti si frullano anche tutti i pistilli di zafferano. Fate maturare i vasetti di marmellata in un luogo fresco e buio per almeno una settimana.

Dolci letture

Dai cedri al Libano il passo è breve e il pensiero corre immediatamente a un libro ambientato, appunto, in Libano durante la guerra civile degli anni '80. Scritto da Oriana Fallaci, una che le guerre le ha vissute per raccontarle, Insciallah parla delle vicende dei componenti del contingente italiano nei tre mesi che intercorsero tra gli attentati di Beirut e il ritorno in patria e, attraverso loro, di un complesso retroscena che diventa uno spaccato della società italiana. Insciallah è un romanzo dalla trama complessa e dai molteplici aspetti, filosofici, morali, storici, quasi impossibile da raccontare... e allora meglio far parlare l'autrice, che con poche ma incisive frasi spiega la complessità della vita. "La vita non è un problema da risolvere, è un mistero da vivere. Lo è caro amico, lo è. Credo che nessuno possa sostenere il contrario. Quindi la formula esiste. Sta in una parola. Una semplice parola che qui si pronuncia ad ogni pretesto, che non promette nulla, che spiega tutto, e che in ogni caso aiuta: Insciallah. Come Dio vuole, come a Dio piace, Insciallah"
Alessia