Biancomangiare con marmellata di petali di rose

Ingredienti

  • 500 ml di latte di mandorle
  • 14 gr di colla di pesce
  • 200 ml di panna vegetale
  • 50 gr di pistacchi tostati e salati
  • 1 vasetto di marmellata di petali di rose
Il Biancomangiare è un dolce tipico inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. È una preparazione diffusa in tutta Italia e prende il nome dal colore bianco degli ingredienti usati per la preparazione. Pietanza di antica origine arabo-francese preparata già in epoca medioevale, si diffuse in Italia verso il XII secolo e fu presente in molti ricettari dell’epoca. Venne nominato per la prima volta tra i piatti del celebre banchetto organizzato da Matilde di Canossa per la riappacificazione fra il Papa e l’Imperatore.

Preparazione

Per preparare il biancomangiare mettete in un pentolino il latte di mandorle e fatelo scaldare senza portarlo ad ebollizione. Mettete la colla di pesce in un recipiente con dell’acqua fredda per farla ammorbidire. Quando il latte di mandorle sarà ben caldo aggiungete la colla di pesce strizzata per far uscire l’acqua in eccesso e fatela sciogliere. Lasciate raffreddare e montate la panna vegetale.

Nel frattempo sgusciate i pistacchi, tritateli con un mixer e metteteli sul fondo delle coppette o dei bicchieri in cui servirete il biancomangiare. Incorporate il composto alla panna quando comincerà ad addensarsi e mescolate dal basso verso l’alto per non farla smontare. Versate il composto delicatamente sopra ai pistacchi tritati per farli stare quanto più possibile sul fondo e fate raffreddare in frigorifero per 6 ore. Servite con un abbondante cucchiaino di marmellata di petali di rose.

Dolci letture

In Sicilia le mennulare sono le raccoglitrici di mandorle che con occhio vigile e mano svelta raccolgono e trovano le mandorle che cadono dai mandorli durante la raccolta e che senza di loro andrebbero perdute. Le mennulare di solito sono bambine, piccole bambine più vicine alla terra e più svelte a chinarsi... anche Maria Rosalia Inzerillo è stata una mennulara, una delle più brave, tanto che il nome gli era rimasto attaccato addosso come una veste e tutti continuavano a chiamarla così anche dopo morta. Eh si, perchè la Mennulara è morta e tutti in paese ne parlano, chi con gratitudine, chi con odio, chi con disprezzo. Di certo tutti favoleggiano sulla sua ricchezza che avrebbe accumulato in modo non chiaro, forse addirittura grazie ai suoi rapporti con un mafioso. Di sicuro tutti sanno e non sanno e chi sa... "La Mennulara" è il romanzo d'esordio di Simonetta Agnello Hornby, un romanzo dallo stile piacevole e scorrevole, una storia di famiglia che narra di intrecci e misteri sullo sfondo di una bella Sicilia che non c'è più.
Alessia