Torta di Carrara al lime e rhum

Ingredienti:

100 g di riso
7 uova
300 g di zucchero
1/2 lt di latte
la scorza di un lime
un bicchierino di rhum
vaniglia in polvere una bustina

Preparazione:

Lessate il riso in acqua leggermente salata, scolatelo e mettetelo da parte. In una zuppiera sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete il rhum, la scorza del lime e la vaniglia. Mescolate bene ed aggiungete il latte leggermente tiepido. Imburrate e infarinate con del semolino una teglia di circa 25 cm e mettete sul fondo il riso compattandolo bene, quindi versateci sopra la crema che avete preparato.
Cuocete a 175° per circa un’ora finchè non viene bello dorato in superficie.

Dolci letture

"Hai visto che le robe storte si possono drizzare e farle andare al verso giusto? Sono le robe storte della vita che non drizzi quando vuoi. Quelle è solo il tempo che le drizza." Questo diceva Augusto a Santo, un bambino rimasto orfano e che, bisognoso di una guida, si fa indirizzare al rude mestiere di boscaiolo. Ne "Il canto delle manére" Mauro Corona ci parla di vite dure, di vite montanare, sempre piena di sfide. E' una una vita dura quella di Santo, lo conduce su strade dure come i sassi delle montagne che percorre, fino a conoscere l'omicidio e la fuga. E' una vita senza sosta in cui riesce a cogliere tutte le opportunità, metter su un'impresa e andare a a lavorare in Svizzera e in Francia. Santo, boscaiolo senza radici, ormai arricchito, vecchio e solo viene però a sapere che la sua casa di Erto è stata bruciata. Il desiderio di ritornare al suo paese natio prima di morire si fa sentire e torna, torna ricchissimo ma vestito da straccione. Non si fa riconoscere Santo, vuole vendicare il suo vecchio maestro Augusto e ricostruire la sua casa, e ci riesce, come è riuscito in ogni impresa che ha intrapreso nella sua vita. Solo in una fallisce Santo, fallisce la sfida con il vecchio faggio della val da Diach che nessun boscaiolo ha mai osato sfidare e perde la vita.
Alessia