Cupcakes semi di papavero e arancia

Ingredienti

  • 185 g di burro
  • 160 g di zucchero
  • 100 g marmellata di arancia
  • 1/4 di cucchiaino di estratto di mandorle
  • zest di 2 arance
  • 80 ml di succo di arancia
  • 185 g di farina autolievitante
  • 60 g di mandorle grattugiate
  • 40 g di semi di papavero
  • 50 g di scorza di arancia candita
  • 3 uova
  • liquore all’arancio tipo Grand Marnier o Cointreau

Frosting all’arancio

  • 400 g di burro a temperatura ambiente
  • 400 g di zucchero a velo
  • zest di un’arancia
  • succo d’arancia q.b.

Preparazione

Ingredienti
Ingredienti

Preriscaldate il forno a 170° e mettete i pirottini nello stampo per cupcakes.
Unite il burro, lo zucchero, la marmellata, l’estratto di vaniglia, lo zest e il succo d’arancia in un pentolino e riscaldate piano fino a far mescolare gli ingredienti. Lasciate raffreddare. Setacciate la farina in una ciotola e aggiungete semi di papavero, mandorle tritate e canditi. Formate una fontana con un buco al centro e aggiungete gradatamente la parte liquida finchè tutto è miscelato. Unite anche le uova sbattute precedentemente.
Riempite i pirottini con il composto per 3/4. Cuocete per 20 minuti o fino a quando uno stuzzicadenti infilato al centro di una delle cupcake non esce asciutto e pulito.
Lasciate raffreddare per 5 minuti nella teglia e dopo su una griglia di raffreddamento.
Prima di decorare con la crema al burro spennellare la superficie delle cupcakes con un liquore all’arancio tipo Cointreau o Grand Marnier.
Per il frosting lavorate il burro con lo sbattitore elettrico o la planetaria per circa 1 minuto e aggiungete gradatamente lo zucchero a velo. Una volta che il composto diventa spumoso incorporate lo zest di un’arancia e il succo fino a raggiungere il sapore desiderato.
Inserite il frosting nella sac à poche e decorate a piacere.

Dolci letture

Talvolta alcuni sapori ti colpiscono in maniera inaspettata. È questo che si pretende da una ricetta innovativa: la sorpresa. Ed eccola in questi piccoli dolci con semi di papavero. Anche Arthur Conan Doyle, uno sconosciuto medico di periferia, amava stupire e lo ha fatto magistralmente con le avventure vissute dall’investigatore per eccellenza: Sherlock Holmes. In “Uno studio in rosso”, il primo romanzo di Doyle, troviamo il dottor Watson, sotto le cui modeste spoglie si celava l'alter ego dell'autore, ed il geniale Sherlock Holmes, il detective per antonomasia. Lo vediamo seduto sulla sua poltrona davanti al camino, con il suo cappello particolare, mentre suona il violino o scende dal calesse coperto, dopo aver corso attraverso le vie di una Londra carica di nebbia, una nebbia dove niente si vede e tutto si percepisce, grazie anche all’effetto dei papaveri.
Lady Book - Alessia