Biscotti a scacchiera

Ingredienti

220 g di farina OO
125 g di burro
80 g di zucchero a velo
1 bustina di vanillina
1 uovo grande
15 g di cacao amaro
1 pizzico di sale

Preparazione

Disponente la farina a fontana, aggiungete il burro morbido a pezzetti, lo zucchero a velo, la vanillina e il sale. Impastate velocemente e unite il tuorlo dell’uovo leggermente sbattuto. Amalgamate fino a ottenere un panetto liscio e omogeneo. Se l’impasto risultasse troppo duro ammorbidite con una parte di albume. Dividete in due parti uguali la pasta e in una di queste aggiungete il cacao impastando bene per amalgamare. Stendete con un matterello i due pezzi di impasto fino a ottenere dei rettangoli uguali con uno spessore di 1 cm. Avvolgete nella pellicola e lasciate riposare in frigo per circa 30 minuti.
Tagliate dai due panetti tanti bastoncini uguali, tutti con uno spessore di 1 cm x 1 cm. Spennellateli con l’albume sbattuto e sovrapponeteli alternando i colori. Otterrete dei lingotti lunghi dai quali ricavare i biscotti a scacchiera tagliando dei pezzi di 1 cm di spessore. Ponete i biscotti su una teglia rivestita di carta da forno e cuoceteli a 180° per circa 25 minuti facendo attenzione a non far scurire troppo la pasta frolla bianca.

Dolci letture

Il cavallo è l'unico pezzo degli scacchi che può battere tutti gli altri passando dalle caselle bianche a quelle nere. E' la sola mossa possibile, per un cavallo recalcitrante come Bovara, scavalcare la propria mentalità e recuperare le proprie origini riappropriandosi della lingua e della mentalità siciliana, soffocata dal formalismo di un italiano imparato a forza e di un genovese che irrompe nel suo parlare nei momenti di maggiore intensità emotiva. Chi è questo cavallo? E' Giovanni Bovara, protagonista de "La mossa del cavallo" di Andrea Camilleri, siciliano di origine, ma vissuto a Genova fino all'età adulta; è l'ispettore dei mulini che deve investigare riguardo l'applicazione dell'odiosa tassa sul macinato. Dopo che la mafia aveva corrotto alcuni mugnai e fatto fuori un paio di regi ispettori, Bovara, durante una ricognizione ai mulini, assiste suo malgrado all'omicidio di un "parrino", un prete donnaiolo e corrotto, che in punto di morte accusa suo cugino di avergli sparato. Bovara ne informa le autorità ma viene accusato dell'omicidio. In carcere riacquista tutta la propria sicilianità e, con un'inaspettata mossa a sorpresa, quella del cavallo appunto, riuscirà a salvarsi.
Alessia