Latticello

Con la diffusione delle ricette di dolci americani si sente sempre di più parlare di buttermilk, tradotto con latticello. Il vantaggio dell’utilizzo del latticello nei dolci lievitati è proprio questo: il latticello acidifica l’agente lievitante, sia esso bicarbonato di sodio o lievito chimico, aumentando la produzione di anidride carbonica. Quindi l’uso del latticello conferirà maggiore sofficità e leggerezza al dolce finale. L’acidità del latticello serve inoltre ad ammorbidire il glutine dell’impasto, con il vantaggio di ottenere una consistenza più soffice. Per chi non lo avesse mai provato, il latticello è più fluido dello yogurt e meno acido, una via di mezzo tra latte e yogurt, ed è povero di grassi perchè prodotto con latte scremato.

Ci sono diversi motivi per imparare a fare in casa il buttermilk o, quantomeno, riuscire ad ottenere un valido sostituto.

Per sostituirlo esistono due procedimenti validi:

  1. Latte con succo di limone – Miscelare 250 ml di latte fresco scremato e lasciato a temperatura ambiente con un cucchiaio (15 ml) di succo di limone. Attendere 15 minuti circa per consentire al latte inacidito di ispessirsi leggermente.
  2. Latte e yogurt – E’ sufficiente mescolare del latte fresco scremato a dello yogurt magro (non compatto) in proporzioni uguali. Lo yogurt conferisce acidità e una profondità di sapore, il latte contribuisce a raggiungere l’originale consistenza semiliquida.