Marmellata di arance

1 kg di arance tarocco
500 g di zucchero

Ho messo la dose per un chilo di arance, naturalmente moltiplicate per i chili di frutta che avete acquistato.
Bucherellate la buccia dell’arancia con i rebbi di una forchetta per circa una ventina di volte. Fate questa operazione delicatamente, in modo da non penetrare nel frutto ma da rimanere nella parte bianca. Lasciate a macerare nell’acqua per 3 giorni cambiando l’acqua tre volte al giorno. Il terzo giorno prendete le arance, strizzatele con le mani in modo da far uscire l’acqua e asciugatele. Togliete con un coltello la parte superiore del frutto, quello attaccato al picciolo per intendersi. Pesate le arancie e tagliatele a fette sottili senza togliere nient’altro, dopidichè mettete il tutto in una pentola con lo zucchero. Fate macerare per un paio d’ore e procedete con la cottura. Fate cuocere a fuoco vivace portando ad ebollizione dopodichè abbassate la fiamma. Non preoccupatevi se la marmellata diventa molto acquosa, alzate il fuoco e fate bollire mescolando di tanto in tanto. Fate cuocere per circa un’ora e invasate come d’abitudine. Se vi sembra che ci siano rimasti dei pezzi grossi, pochi minuti prima di spengere passateci il frullatore ad immersione.

Ho cucinato ascoltando De Andrè – In direzione ostinata e contraria

Dolci letture

C'è tanta dolcezza in questa marmellata, una dolcezza non stucchevole, anzi, con una punta di amaro che solletica la punta della lingua... c'è tanta malinconia e tenerezza senza la sgradevolezza del dolciastro in questo romanzo, "La ragazza delle arance" di Jostein Gaarder. Georg ha quindici anni, è tranquillo e cerca di vivere serenamente la sua età come la maggior parte dei suoi coetanei. Un giorno trova una lettera che suo padre gli aveva scritto prima di morire. Era una lettera per il figlio che sarebbe diventato e gli racconta la storia della "ragazza delle arance", una giovane con un sacchetto di arance incontrata un giorno per caso su un tram di Oslo e subito persa, una ragazza che per suo padre è il colpo di fulmine. Georg si appassiona a questo racconto che a mano a mano gli svela ciò che è accaduto prima della sua nascita... un racconto che non lascia indifferenti perché tocca l'anima e il cervello nei punti giusti.
Alessia