Marmellata alle arance con cacao amaro

1 kg di arance tarocco
500 g di zucchero
20 gr di cacao amaro

Ho messo la dose per un chilo di arance, naturalmente moltiplicate per i chili di frutta che avete acquistato.
Bucherellate la buccia dell’arancia con i rebbi di una forchetta per circa una ventina di volte. Fate questa operazione delicatamente, in modo da non penetrare nel frutto ma da rimanere nella parte bianca. Lasciate a macerare nell’acqua per 3 giorni cambiando l’acqua tre volte al giorno. Il terzo giorno prendete le arance, strizzatele con le mani in modo da far uscire l’acqua e asciugatele. Togliete con un coltello la parte superiore del frutto, quello attaccato al picciolo per intendersi. Tagliate la buccia arancione del frutto (non importa se resta anche un po’ di bianco, visto che con l’operazione che abbiamo fatto l’amaro della parte bianca se ne sarà andato) e, con un frullatore, sminuzzate le bucce in modo grossolano. Togliete quel che resta del bianco, pesate la frutta, compreso le bucce e calcolate lo zucchero. Tagliate l’arancia a rondelle fini e mettete in una pentola con lo zucchero e le bucce. Fate macerare per un paio d’ore, dopodiche procedete con la cottura. Fate cuocere a fuoco vivace portando ad ebollizione dopodichè abbassate la fiamma. Non preoccupatevi se la marmellata diventa molto acquosa, al limite rialzate il fuoco e fate bollire mescolando di tanto in tanto. Dopo mezz’ora dall’inizio del bollore mettete il cacao amaro e girate ben bene in modo che non ci siano grumi. Fate cuocere per almeno un’altra mezz’ora, meglio 40 minuti, e invasate come d’abitudine. Se vi sembra che ci siano rimasti dei pezzi grossi, pochi minuti prima di spengere passateci il frullatore ad immersione.

Dolci letture

A questa marmellata, di una bontà quasi commovente, non si poteva accostare che il libro per eccellenza, una delle più belle storie d'amore mai scritte, il capolavoro di Jane Austen "Orgoglio e pregiudizio". E' la storia degli incontri e degli scontri di Mister Fitzwilliam Darcy e Miss Elizabeth Bennet, l'orgoglio e il pregiudizio, appunto, personaggi imperfetti che trovano completezza nella loro storia d'amore. Lei è la leggerezza che manca a Darcy, un uomo ricchissimo ma altero e distaccato che arriverà a dichiararsi a Elizabeth dicendogli "vi amo contro la mia stessa natura" mentre lui è la sua crescita, è quello che la obbliga a guardarsi dentro per capire ogni errore... lei che si sentiva sempre e costantemente nel giusto in ogni suo giudizio. Intorno a loro una serie di personaggi splendidi, dalla famiglia di Elizabeth a Mr Collins, dal signor Bingley con le sue ricercate sorelle alla terribile Lady Catherine De Bourgh. Un classico intramontabile di una modernità ancora assolutamente disarmante, acuto e ironico ma mai grossolano, come solo la Austen sapeva fare. Da leggere e rileggere con immutato piacere.
Alessia