Tenerone al porto e pepe rosa

Ingredienti

4 fette spesse di tenerone di vitello alte 2 cm
2 rametti di timo
1 bicchiere di Porto
4 cucchiai abbondanti di brodo
2 cucchiai di pepe rosa
60 g di burro
sale

Preparazione

Scaldate in un tegame il burro con il timo, quindi aggiungete la carne e rosolatela a fuoco vivace (un minuto/un minuto e mezzo) da un lato. Girate le fette, lasciatele rosolare ancora, salate, unite il pepe rosa in una volta sola e infine versate il Porto che lascerete evaporare. A questo punto versate il brodo e voltate nuovamente le fette. Lasciate cuocere fintanto che il brodo non si sarà rappreso lasciandone quel tanto che basta per ottenere un buon fondo di cottura. Spegnete il fuoco e lasciate riposare alcuni istanti prima di servire aggiungendo un cucchiaio del fondo ad ogni piatto. Potete sostituire il Porto con il Marsala e il tenerone con del filetto, sottofiletto o sottospalla.

Dolci letture

Non sembra anche a voi che questa ricetta sia l’ideale per una cenetta ad alto tasso di seduzione? Che il sapore fruttato del porto e l’aroma delicato e speziato del pepe rosa costituiscano un infallibile mix per sollecitare i sensi?
Lo “schinus molle”, la cui bacca è conosciuta come pepe rosa, viene da Cile, Perù, Bolivia; e la sua provenienza, unitamente al fatto che la denominazione “pepe rosa” può essere intesa come espressione metaforica del frizzo e del brio femminile, non può non farci pensare all’autrice sudamericana “pepata” per eccellenza, Isabel Allende. Nel suo libro più anomalo, o forse soltanto più originale, Afrodita, la Allende affianca pagine di ricette afrodisiache a racconti e narrazioni di ispirazione erotica, convinta com’è che per conquistare un uomo e tener vivo il desiderio si debba prenderlo per la gola e per l’udito, narrandogli storie magari piccanti. Un romanzo che non è un romanzo, un ricettario che non è solo un ricettario; un pretesto per parlare di seduzione attraverso storie raccontate e ricette cucinate…e viceversa.
Cristina